Uccidi una persona in macchina, la pena è giusta?

Aperto da Wingman, 08 Dicembre 2009, 22:59:31 PM

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Ogliastrino

Quel che è capitato al tuo amico è la classica situazione in cui ciascuno di noi spera di non trovarsi mai. Non è da escludere che, se non in tutto, in buona parte la responsabilità maggiore sia stata proprio del motociclista. Se costui ha azzardato un sorpasso "pelando" la macchina del tuo conoscente, è bastato un leggero scarto della macchina per causare l'incidente. Più che una possibile distrazione, il tuo conoscente può benissimo non aver visto il motociclista perché lo specchietto retrovisore ha dei punti morti proprio quando un veicolo di piccole dimensioni come una moto, si avvicina stando vicino allo spigolo sinistro della macchina. Una volta, immettendomi nel traffico uscendo dal parcheggio parallelo alla carreggiata, ho rischiato anche io di buttare giù un motociclista che percorreva la strada sfiorando le auto in sosta. Lo specchietto l'ho guardato ma non ho visto nessuno fino a che la moto non è passata alla mia altezza. In questi casi l'unica salvezza può essere solo la presenza di testimoni. Diversamente sono dolori.  :sad:
Pochi sanno che quasi sempre il vero problema di un computer si trova fra la sedia e il monitor. P/s: non è la tastiera    

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THOR

Oltre a quello detto da Ogliastrino, che condivido, mi viene un dubbio: ma come ha fatto a morire battendo la testa se aveva il casco? Se non aveva il casco, allora c'è anche la negligenza del motociclista.
Chi desidera avere qualche cosa che non ha mai avuto, dovra' pur fare qualche cosa che non hai mai fatto!



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Ogliastrino

Il casco aiuta fino a un certo punto. La velocità era sicuramente elevata quindi la botta dev'essere stata tremenda. Anche con velocità moderate, può essere determinante la postura del corpo durante la caduta. Cadendo di testa in posizione verticale o inclinata per esempio, può partire l'osso del collo.
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Wingman

Purtroppo era mattina presto e testimoni non ce ne sono. Anche per questo non credo sia possibile provare se il motociclista avesse il casco allacciato o meno.

Quello che mi chiedo è che in effetti sembrerebbe proprio un processo senza testimoni sulla dinamica dell'accaduto, se non quella del conducente dell'auto. E nonostante tutto ciò chi paga con la patente sospesa e un anno di galera (anche se scontato con la condizionale) è proprio il conducente.
Un conto se l'avesse urtato accidentalmente, ma non ci sono prove nemmeno su questo! :angry2:

Perciò ribadisco: la patente sospesa a scopo precauzionale ci sta, ma l'anno di galera perchè?? Che razza di crimine avrebbe commesso? Stirare un motociclista? Ma non ci sono nemmeno le prove! Se avesse voluto ammazzarlo davvero nemmeno si sarebbe fermato a soccorrerlo!

Ogliastrino

In casi come questo pesano:
1) Il verbale redatto dagli agenti intervenuti;
2) Il punto di vista del Giudice (purtroppo hanno la facoltà di interpretare la Legge anche in modo personale che spesso differisce vistosamente da come la si legge nel Codice Penale);
3) La capacità dei rispettivi Avocati (accusa e difesa).

L'accusa principale è di omicidio colposo. In caso di condanna, un periodo di carcere (finora normalmente sospeso con la condizionale) è inevitabile per chi è chiamato a rispondere di omicidio colposo.
La sospensione della patente invece è una sanzione accessoria.
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