Un tribunale di Washington boccia la net neutrality

[Marco Detto Buffer]

Un tribunale di Washington oggi ha bocciato le regole a favore della neutralità della rete e ora è tutta da rifare la battaglia per preservare lo status quo, che ha retto il modello di internet finora. Nel frattempo le conseguenze della sentenza potrebbero essere enormi, per l'economia della rete: è una porta aperta ad accordi tra operatori di telecomunicazioni e aziende web per creare corsie preferenziali di accesso a contenuti e servizi.
La sentenza (http://www.scribd.com/doc/199616222/DC-Net-Neutrality-ruling), su ricorso dell'operatore Verizon, in particolare boccia le regole decise nel 2010 da Fcc (Federal communications commission), i regolatori americani. Fcc- per la prima volta in un grande Paese democratico- nel 2010 aveva valutato troppo alto il rischio che gli operatori, sotto banco, decidano del futuro dell'innovazione: accelerando, bloccando o rallentando i servizi a seconda dei propri interessi. Le regole imponevano per prima cosa trasparenza e questo è il solo punto che la sentenza odierna lascia in piedi: tutti gli operatori (fissi e mobili) devono rivelare a utenti e aziende web come gestiscono il traffico, prestazioni e termini commerciali.
Fcc però imponeva anche altre cose agli operatori fissi: di non bloccare servizi e contenuti web legali e non "fare discriminazioni irragionevoli" tra i pacchetti di traffico. Per i mobili, il divieto era già più leggero: solo quello di bloccare siti legali e le applicazioni che facciano concorrenza ai propri servizi telefonici e video. Fcc aveva scelto inoltre di lasciare fare al mercato per quanto riguarda i "servizi specializzati" o "gestiti". Non vieta insomma a operatori e fornitori di accordarsi per consentire servizi speciali, come smart grid e sistemi di sicurezza domestica, che richiedono una qualità garantita. La condizione è che questi ultimi non danneggino l'innovazione e l'internet aperta.

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-01-14/un-tribunale-washington-boccia-net-neutrality-internet-non-e-piu-uguale-tutti-184807.shtml?uuid=AB0sqip